Caso Studio Sistema Adiabatico per Presse

Sistema adiabatico per azienda meccanica

Un’azienda costruttrice di cabine doccia e accessori aveva necessità di raffreddare stampi e presse del proprio reparto ad iniezione: una volta studiato il processo del cliente, un sistema di raffreddamento adiabatico è stato preferito a un refrigeratore.

  • Società di ingegneria meccanica
  • Sistema di raffreddamento adiabatico per stampi e presse ad iniezione
  • Raffreddamento acqua e glicole
Azienda
Produttrice componenti doccia
Anno
2021
Localizzazione
Varese, Lombardia (Italia)
Tipologia interlocutore
Cliente finale
Campo di applicazione
Meccanica (componenti doccia)
Storia in breve
L'azienda cliente produce componenti per docce: box, soffioni, colonne e così via.
Elenco delle esigenze del cliente
Raffreddamento stampi e olio presse
Fluido e temperatura in uscita
Acqua/glicole a temperatura non superiore a 32° C
Aria ambiente
+35°C
Potenze richieste
100 kW
Consumi richiesti
Azienda meccanica
Tecnologie fornite
PAD-V S 1/4 T

Raffreddamento da un sistema adiabatico: performance e ottimizzazione

Esigenze diverse, soluzioni differenti: non esiste la tecnologia di refrigerazione e raffreddamento perfetta. Per temperature di processo molto al di sotto della temperatura ambiente, o anche sotto lo 0°C, si può fare affidamento sui refrigeratori chiller. Se invece la temperatura del fluido in uscita si mantiene intorno ai 30°C, un sistema adiabatico di raffreddamento può supportare nel raggiungimento delle giuste performance con un’ottimizzazione elevata di acqua ed energia.

La necessità dell’azienda di Varese, produttrice di componenti in plastica per docce, era il raffreddamento di stampi e presse: il fluido in uscita (acqua e glicole) non deve superare i 32°C, ciò che ha fatto optare il management per un dry cooler adiabatico, modello PAD-V S 1/4 T. Potenza 100 kW, un ventilatore a controllo a controllo elettronico.

Il plus principale del dry cooler adiabatico PAD-V risiede nella modulazione automatizzabile dell’utilizzo di risorse per il funzionamento:

  • modalità a secco nei periodi freddi del giorno e dell’anno (come un dry cooler industriale standard)
  • e modalità adiabatica, con l’aria di raffreddamento pre-raffreddata attraverso brevi cicli di bagnatura.

Naturalmente, questo consente l’ottimizzazione dell’acqua di pre-raffreddamento e dell’energia per il gruppo moto-ventilante.

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